Step #33 - La sintesi finale

La nassa è un oggetto tipico delle zone in cui, essendoci il mare, l'attività della pesca è radicata nella tradizione e cultura del luogo.
Per questo ho deciso di ricollegare la mia Terra, in particolare una zona specifica della mia città, Taranto Vecchia, alla Nassa, diventata ormai simbolo della zona.


Il motivo per cui ho scelto di parlare di questo oggetto in particolare ha soprattutto ragioni sentimentali e ricordi particolari che mi permettono di esaltare l'oggetto tanto da proporlo come simbolo della zona.
La nassa è un particolare attrezzo da pesca, creato proprio dai pescatori che oltre alla loro attività principale si dilettano a creare attrezzi utili, durevoli, non inquinanti e che garantiscano un pescato molto ricco con il minimo sforzo.
La nassa infatti viene lasciata in mare una notte intera, per poi  essere ripescata il giorno dopo piena di pesci. Da questa attività notturna deriva un proverbio:

"Con la nassa in giunco... chi dorme piglia i pesci"

La sua natura non inquinante deriva dal fatto che essa è costruita con dei rami di giunco, che vengono intrecciati tra loro con una particolare tecnica. Si tratta dell'intreccio dei rami di giunco, lavoro tipico del 'Nassarolo', ossia quel pescatore che si occupa anche della creazione delle nasse.


Il Nassarolo ha il compito di dar vita a numerose e diverse nasse, che tradizionalmente venivano costruite solo con rami di giunco, successivamente il lavoro d'intreccio dei rami è stato sostituito parzialmente dalla creazione di nasse 'industriali' create in forme diverse e con materiali lontani dal tradizionale quali: nylon, plastiche, zinco o addirittura metalliche come quelle utilizzate nello stretto di Bering.

La nassa attualmente è utilizzata in tutto il mondo e per questo i brevetti della cosa sono diversi a seconda del luogo di utilizzo.
Le nasse tradizionali sono suddivise in tre parti: quella esterna, quella interna e il coperchio.

La cosa più sorprendente per me durante questo lavoro di creazione di un blog interamente dedicato alla nassa, è stato scoprire quanto essa possa essere versatile e adattabile in vari campi dell'arte passando dalla letteratura, ai fumetti, al cinema, alla musica, ai dipinti, ai francobolli, per poi arrivare ad un vero e proprio museo della cosa.
Nonostante sia un oggetto poco noto e conosciuto soprattutto dalla gente che non si interessa della pesca o non è cresciuto in posti vicinissimi al mare, essa è sviluppata in tutti questi campi.

Il prodotto dell'utilizzo della nassa è sostanzialmente il pescato che varia molto includendo granchi, polpi, seppie, castagnole, canocchie, aragoste, gamberetti,  pesci di vario tipo.
Tutti questi vengono impiegati in cucina ma alcuni di questi compongono i piatti tipici di Taranto Vecchia: l'insalata di polpo e gli spaghetti all'aragosta.

Negli ultimi anni la nassa è stata utilizzata anche privandola della sua vera natura, ossia quella di essere una trappola per pesci, diventando un oggetto d'arredo di abitazioni, ristoranti e alberghi.
In futuro la nassa verrà utilizzata come ispirazione per la creazione di oggetti originali e addirittura possibili case o chioschi sul mare.




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